Roma, 2011

Raul 4 anni, Fernando 5, Sebasian 11, Patrizia 8, muoiono a Roma in un incendio in un campo rom interrompendo l’indifferenza che li ha uccisi.

 

Nel 2004 la famiglia Mircea occupa un vecchio deposito dell’Ama (agenzia di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti) che  ha provveduto a pulire e sistemare.

Lo stesso anno, con il supporto di un picchetto anti-sgombero solidale nei confronti della famiglia, viene strappato un incontro nel municipio IX. L’unica soluzione offerta prevede la divisione del nucleo familiare ma la famiglia Mircea non accetta di essere divisa quindi l’incontro non porta a nulla.

D’inverno viene consentito di vivere al parco della Caffarella in alloggi improvvisati, ma in primavera quando il parco si riempie di gente non è più permesso stare e così i Mircia trovavano posto dove possibile, spesso in altre occupazioni abusive.

La sera del 6 febbraio del 2011 quando i bimbi erano soli in una baracca il fuoco gli ha tolto la vita.

Le istituzioni  dopo vari incontri non assegnano neanche un alloggio popolare ad una famiglia comunque ormai distrutta.

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foto di Giordano Pennisi