Roma Eur, 4 ottobre 2003

summit per la Costituzione Europea

Nel palazzo dei congressi c’è la prima di una serie di conferenze intergovernative composta da 25 capi di stato o di governo dell’ Unione per esaminare la bozza, in vista della firma finale, della Costituzione Europea.

Novemila agenti vigilano sulla sicurezza del vertice. Sono presenti anche Berlusconi, Prodi,  Blair, Aznar, Schroeder, Chirac..

Manifestazione contro la Guerra

E’ in corso la guerra in Iraq iniziata pochi mesi prima dalla coalizione (dei volenterosi) formata principalmente da Stati Uniti e da Inghilterra a cui si sono aggiunti 46 paesi tra cui Italia, Albania, Repubblica Cieca, Danimarca, Ungheria,  Paesi Bassi, Spagna e Polonia. Il 75% dei militari impiegati durante la guerra è solo statunitense, moltissimi paesi partecipano quindi impiegando meno di 1000 soldati;  la funzione della coalizione è principalmente quella di avere una copertura politica internazionale, interrotta solo dal veto francese al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che si oppone all’autorizzazione dell’invasione militare in Iraq. 

Nelle strade per un’ Europa diversa da quella che si vive, e che stanno disegnando, parte un corteo dei sindacati al centro che parla principalmente di pensioni, ed uno dei movimenti contro, la guerra, il liberismo ed il razzismo. Quest’ultimo è  vissuto da svariate anime, ci sono universitari, altri sindacati, disobbedienti, donne in nero, giovani comunisti, associazione per la pace, movimento palestinese per la democrazia e la cultura… 

Già in giornata alcune manifestazioni non autorizzate e la falsa segnalazione di un pacco bomba in metro avevano fatto salire la tensione. L’intenzione di alcuni è quella di violare simbolicamente la ”zona rossa”; di fronte al palazzo i manifestanti si presentano compatti con scudi e palloncini pieni di vernice, alcuni manifestanti danneggiano le vetrine di una banca, e dopo il lancio di oggetti da parte di alcuni prontamente criticati e fermati dal resto dei manifestanti, parte la carica della polizia che costringe l’intero corteo alla ritirata. Alla fine ci saranno diversi fermati e contusi, tutti tra i manifestanti.

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fotografie di Giordano Pennisi